A monte della borgata di Case Vergon si trova la chiesetta da tutti conosciuta come «San Pancùr».
Racconta la tradizione orale che questo nome deriva da un curioso caso di errata interpretazione del
dialetto coriese.
Durante la costruzione della chiesetta, verso la fine dell'Ottocento, giunse a Case Vergon Monsignor
Debernardi, vescovo di Prato e Pistoia. Il Debernardi era natio di Case Vergon ma, dopo anni di lontananza,
non aveva più dimestichezza con dialetto locale.
Passando accanto al cantiere della chiesa in costruzione si fermò a chiacchierare con gli operai e chiese
loro a quale santo sarebbe stata dedicata tale chiesa.
Un capomastro, che era uso parlare solo il dialetto, gli rispose: «San pà 'ncur» (che in vernacolo
significa: «Non sappiamo ancora») e da allora, tra il serio e il faceto, la chiesetta è chiamata così...
Particolare curioso è che a far costruire l'opera erano stati proprio i genitori del vescovo che,
volendogli fare una sorpresa, lo tennero all'oscuro del progetto... L'avrebbero avvisato a chiesa ultimata,
dedicandola a San Giuseppe, il santo di cui il figlio portava il nome.
Fino agli anni '70 il 19 marzo si celebrava la Santa Messa e molta gente affluiva dalle zone limitrofe
per assistere alla funzione. Ancora negli anni '50, dopo la Messa, nei prati sottostanti all'ombra
dei castagni si usava ballare al suono di fisarmoniche e clarini, e la festa continuava per tutto il giorno.
Attualmente la chiesetta viene aperta per la celebrazione della Messa un solo giorno del mese di agosto.
All'inizio del nuovo millennio la cappella è stata restaurata dagli abitanti della frazione,
con il contributo di offerte raccolte in tutta la zona.
Ancora oggi sono gli abitanti della borgata che si curano del decoro e della pulizia della loro bella chiesetta.
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