CR.02 TAPPA 2: Rifugio Alpe Soglia - Cudine - Corio

Dal Rifugio Alpe Soglia si sale per strada sterrata fino all'Alpe Turinetto; qui inizia il sentiero, che sale fino al traliccio vicino alla cresta e poi prosegue in costa, in graduale salita, verso l'Uja di Corio.

Chi volesse iniziare la tappa visitando la cima del Monte Soglio può salire dal Rifugio Alpe Soglia alla strada sterrata e poi prendere a dx il sentiero che passa a monte di una baita e poi sale per prati fino alla cresta (15 minuti circa), dove si svolta a dx. Una passeggiata in cresta di 15 minuti porta poi alla vetta.
Al ritorno verso l'Uja, dopo il bivio di discesa verso il rifugio, si rimane in cresta sul sentiero 411 fino a incrociare il sentiero 416A in corrispondenza del traliccio dell'alta tensione.

Arrivati all'Alpe dell'Uja, incastonata tra le rocce 150 m sotto la cima, si scollina e si prosegue in discesa. Dopo aver trascurato il bivio a sx del sentiero 411A, si risale circumnavigando la cima dell'Uja fino a emergere in cresta, dove si gode una vista gloriosa sul Gran Paradiso e sulle altre cime del Parco Nazionale.

Dall'Alpe dell'Uja si può salire alla vetta per uno scomodo sentiero che sale a sx sopra le baite e porta fino alla cresta sommitale, da cui con pochi passi verso est si raggiunge la cima.
Seguendo la cresta sommitale verso nord-ovest, si può poi scendere direttamente sulla cresta per la Croce d'Intror seguendo una ripida traccia di sentiero sul prato, lungo le rocce che ne segnano il bordo occidentale.

Seguendo la cresta a ovest dell'Uja si raggiunge il Colle della Croce d'Intror 1; da qui scende verso nord un lungo (e a tratti poco visibile) sentiero per Locana, mentre verso nord-ovest sale il sentiero 409B per le cime del Monte Angiolino e della Vaccarezza.
Il nostro itinerario invece prosegue verso sud sul sentiero 411 (quasi tutto in costa, con una discesa finale tra grandi massi), che in mezz'ora circa porta al Rifugio Peretti Griva, dove è disponibile una fontana.
Dal rifugio in pochi minuti si arriva all'Alpe Frigerole 5; anche qui c'è una fontana, e appena passate le baite la vista si apre verso le Valli di Lanzo 7 e la pianura, con il grande arco dalle Alpi Graie fino alle Liguri.
Inizia ora la lunga cresta tra la Val Malone e la valle del Tessuolo, che si seguirà per tutta la discesa verso il Cudine. Si cammina prima sul sentiero 413, poi sul 419; il percorso a tratti è sconnesso, ma mai esposto 6.
Oltrepassata la Rocca Turi, si giunge a Punta Prarosso tenendo la sinistra (sentiero 419) al bivio sul pratone.
Da Punta Prarosso si scende e poi si risale sul Bric Castello 8; qui, poco dopo la cima, una traccia a destra porta su roccioni panoramici.
Dopo una breve ma ripidissima discesa dal Bric, dove ci si può aiutare con corde, si attraversa il pianoro della «luvera» 10, un'antica trappola per lupi di cui si distingue ancora bene il cratere.
Si risale poi alla Rocca Rubat 9 e da qui si aggirano alcuni speroni rocciosi, aiutandosi con corde in un primo passaggio scosceso, poi con alcuni saliscendi in circa mezz'ora si arriva al Pian di Rossa 4.
Dal Pian di Rossa si prende a dx restando sul sentiero 419. Dopo pochi minuti si arriva a un bel punto panoramico su una pietraia 3, poi una discesa a tratti ripida porta fino al pianoro del Pilone del Merlo.
Dal Pilone del Merlo 2 si può spaziare ancora sulla pianura e su Lanzo, prima di imboccare il sentiero 414A (a dx, se si ha il pilone alle spalle) che in bosco e poi su strada sterrata scende fino alle Case Garigliet.
Sull'asfalto che arriva alle Case Garigliet si prende subito a dx; dopo aver attraversato l'asfaltata, si scende ancora nel bosco, dove all'incrocio con il sentiero 414 lo si prende a sx verso Ritornato.

In alternativa, all'incrocio con il sentiero 414 si può prendere a dx verso Cudine. In 10 minuti si arriva alle Case Gallo, da cui si scende alla borgata con negozio o con l'Osteria di campagna.
Dal Cudine, attraversato l'asfalto, si scende per il sentiero che inizia davanti alla cappella; nella borgata inferiore si tiene la sx sulla sterrata, la si segue per 400 m e quindi si entra a sx nel bosco di castagni che porta fino alla cappella delle Case Vergon.
Alle Case Vergon si prende a sx l'asfaltata, che in circa 20 minuti con qualche saliscendi porta alla rotonda in punta a Corio.

Arrivati alle Case Dottora, al centro della borgata si abbandona il 414 scendendo a dx con il sentiero per Corio, che attraversa due volte l'asfaltata e porta all'incrocio delle Case Bellom.
Dopo poche decine di metri di asfalto in discesa, si prosegue sul sentiero a sx che porta fino alla strada asfaltata per Piano Audi, 200 m a monte della rotonda in punta a Corio, dove l'anello si conclude.

Chi fosse partito da Rocca Canavese, e volesse ritornarvi a piedi per sentieri, può farlo in circa un'ora e mezza partendo dal semaforo davanti alle scuole medie di Corio.
Attraversata la strada si scende su asfalto per 50 m e si prende a dx la strada erbosa tra due recinzioni, che porta fino alle Case Novello. Qui, dopo aver girato a dx su asfalto, si svolta quasi subito a sx su sterrata e si scende fino a San Pietro seguendo i segnavia.
Da San Pietro si scende verso il Malone lungo il sentiero 418, poi appena prima della passerella si svolta a dx sul sentiero che costeggia il torrente e porta fino al paese di Rocca.